lunedì 29 dicembre 2008

Giorni magici...


Il Natale, come ogni anno, lo passo a casa dei miei...Infatti pur abitando a pochi minuti a piedi di distanza, il giorno della Vigilia mi sono trasferita a casa loro. Quest'anno ho portato con me anche uno dei miei sette gatti: la piccola Secunda
che è stata sterilizzata il 23 - ricordate il dolce al cioccolato che ho portato alla veterinara ? La scusa della convalescenza della micia era davvero solo una scusa, infatti stava beinissimo: ha giocato, rotto le palle dell'albero e quelle di papà, mangiato e vomitato varie volte il pollo ripieno ma soprattutto ha operato un miracolo: ha quasi fatto amicizia con il gatto di casa, Rain l'amore di mamma Perla. E questo contro tutte le nefande previsioni della mama che temeva che il suo idolatrato micio iniziasse uno sciopero della fame e della sete lasciandosi morire a poco a poco sotto ai nostri occhi e per giunta sotto le feste! Io sono stata davvero bene: il giorno a mangiare a quattro ganasce tutto quello che mi pareva e quando mi pareva (quanta libertà...semel in anno licet insanire!!!), giocare a carte e a tombola, chiacchierare; la sera a stordirci con le maratone dei film d Natale, da White Christmas del 1954 a Canto di Natale del 1976fino ai più recenti; la notte con Secunda in un tripudo direi orgiastico di fusa grasse, che mi spiego solo in un modo: era felice di non dovermi condividere, almeno per stavolta, con i suoi numerosi fratelli!
Questa è la tavola tutta bella apparecchiata per il pranzo di Natale, con i segnaposti fatti a punto croce da quelle manine sante di mia sorella Carotina...proprio una brava ragazza da marito...e infatti tra pochi mesi si sposa..

e lo sposo, il celeberrimo pasticcere Pistacchietto, ci ha rimpinzato con una serie di dolci strpetosi...eccoli prima dell'assalto...

la foto del dopo assalto non abbiamo avuto la forza di farla....
Savolta sono intenzionata a farmi dare qualche ricetta - l'ultima volta non l'ho fatto per un acuto attacco di pigrizia e non per Pistacchietto che, anzi, è dsponibile a condividere la sua arte - così la posto e soprattutto la copiamo!!!
Bene, il breve resoconto del Natale è fatto, ma le feste non finiscono qui e quindi auguro a tutti voi/noi altri giorni di festa e d'amore da condividere con chi amate...intanto vi seguo, vi seguo, vi seguo....

lunedì 22 dicembre 2008

Golosissima...la torta al Cioccolato di Fabrizio


Fabrizio è un amico speciale, quando ci siamo conosciuti, in ua torrida estate lavando cocci antichi a Villa Adriana, avevo per lui un timore quasi reverenziale, all'epoca lui era un promettente dottorando e io una parvenu della specializzazione...Poco dopo un viaggio in Grecia, tra una scarpinata e un'isolazione, tra un museo e un caffè turco all'ombra dell'acropoli, ha cementato la nostra amicizia, e quella che all'inizio era una simpatia istintiva si è tramutata in affetto vero, sincero...Considero Fabrizio uno degli uomini più intelligenti e sensibili che conosca, e più passa il tempo, più incntro il genere maschile, più vengo confermata in questa mia certezza! Oltre a queste varie qualità Fabrizio ha pure il grande merito di avermi dato la ricetta di quesa torta che è ormai un must alle cene tra amici. Avete presente quelle serate in cui ognuno porta qualcosa? Beh Fabrizio DEVE tassativamente portare questa delizia, è la sua MITICA TORTA alla quale non possiamo più rinunciare!
Eccola qua...

Ingredienti (tra parentesi come l'ho realizzata io oggi).
-270 gr. zucchero
-2 uova
-250 gr farina
-100 gr. cacao amaro (io: 75)
-75 gr. burro (io: 80 gr olio e ho aggiunto 1 bustina di vanillina che copre l'eventuale sapore di olio)
-buccia grattuggiata di un'arancia
-1 bustina di lievito

Ho utilizzato il mio robot da cucina con le lame d'acciaio ed è stata una pacchia, lui girava io preparavo gli ingredienti. Ho messo prima uova e zucchero, poi tutto il resto, in ultmo il lievito. Ho decorato con le codette colorate e la granella di zucchero. In forno tradizionale a 180° per 45 minuti.
Fabrizio la serve spolverata di zucchero a velo (lui la lascia liscia, senza granelle). Una volta, che ancora ricordiamo tutti, l'ha spaccata a metà e ci ha messo in mezzo la marmellta di arance...una specie di sacher arancia e cioccolato...una vera delizia!!!

La torta di Fabrizio la regalo alla mia veterinaria Elisabetta che domani sterilizzaerà la piccola Secunda...così tra un gatto, un cane e un passerotto, lei e i suoi colleghi si addolciranno questa giornata di lavoro prenatalizia...

domenica 21 dicembre 2008

Panettone...antichi sapori...


Il primo Natale insieme al Gatto Gobbo si merita un dolce speciale, preparato con le mie manine sante, un dolce che sia intonato ai gusti miei e a quelli del Gatto Gobbo, che, si sa, è un felno semplice, a cui piace stare in casa a poltrire sul divano davanti al caminetto, ascoltando in sottofondo qualche vecchia canzone di Natale...sì perchè anche il Gatto Gobbo, come me e tutti gli altri membri umani e felini della mia famiglia, è "malato di Nathale"...!
Beh, ultimamente però sto così tanto in cucina che l'idea di cercare ancora nuove ricette - incredibile ma vero!!! - mi sconforta un poco...poi però è arrivata una folgorazione, inaspettata come ogni folgorazione che si rispetti! La mia cara Geillis ha postato questa ricetta, già collaudatissima e proveniente da Grazia: il PANETTONE MARIETTA. Il titolo mi attira perchè il panettone è il mio dolce preferito, subito leggo la descrizione della mia amica, si parla di un dolce rustico, semplice, quindi adattissimo al nostro Natale, al Gatto Gobbo e a me medesima, però sono ancora dubbiosa perchè so che il vero panettone è di assai difficile preparazione...Geillis allora mi invita a leggere BENE la ricetta: niente triplice lievitazine ma una semplice bustina di lievito..."è andata- mi dico- il Panettone Marietta sarà nostro".
Da Grazia potete leggere la storia di questa ricetta, io me ne sono innamorata: è antichissima il noto gastronomo Pellegrino Artusi l'ha conosciuta grazie alla sua cuoca, la signora Marietta, che era solita prepararlo già nella sua casa. Ma ci pensate quanto ha viaggiato questa ricetta per arrivare fino a noi? Già meriterebbe di essere fatta solo per questo...Parla di antichi Natali, dei nostri nonni e bisnonni, di un'Italia che vive solo se noi la ricordiamo attraverso i nostri gesti.
Queste sono le parole che Pellegrino Artusi usò per commentare il dolce della sua cuoca: "E' un dolce che merita di essere raccomandato perchè migliore assai del panettone di Milano che si trova in commercio, e richiede poco impazzamento".

Il panettone Marietta quindi è stato scelto come dolce per festeggiare il primo Natale del Gatto Gobbo...ma lui ha gradito???


Assolutamente , il panettone è stato all'altezza delle enormi aspettative, stamattina l'abbiamo mangiato per colazione, è semplice, rustico, non troppo dolce ma comunque confortante, il profumo della scorsetta di limone gli dona un tocco di freschezza divino, cioccolata e canditilo rendono simpatico ... insomma fa Nathale, fa casa...Grazie Geillis, grazie Grazia!!!!

Riporto la ricetta come l'ho realizzata io.

Ingredienti:

-Burro gr 100
-Uova 1 interno e 2 rossi
-Zucchero gr 80
-Latte decilitri 2 circa
-Farina finissima gr 300
-1 bustina di lievito Pane Angeli (Artusi, invece: cemor di tartaro gr 10!)
-Uva sultanina gr 50
-un pizzico di Bicarbonato di soda
-Canditi di arancia gr 50
-Gocce di cioccolato q.b.
-scorza di 1 limone
-granella di nocciole e zucchero per guarnire la sperficie

Ho ammorbidito il burro a bagno-maria poi l'ho lavorato con le fruste elttriche insieme alle uova e allo zucchero. Poi ho aggiunto farina e latte a poco a poco, infine canditi, uvetta e gocce di cioccolata, poi lievito e bicarbonato.
Ho lavorato bene con le fruste per circa 15 minuti. La consistenza dell'impasto è piuttosto soda (piu' di una torta normale): come mi hanno consigliato le amiche nemmeno io ho aggiunto altro latte rispetto a quello previsto.
Poi ho messo l'impasto in uno stampo aprbile di 23 cm foderato con carta da forno che fuoriusciva di qualche cm ai lati, ho spolverato con lo zucchero normale per far venire una bella crosticina, poi conla granella di nocciola e ancora un poco di zucchero, e mi ci è "caduta" pure qualche goccia di cioccolata...ho cotto in forno tradizionale, elettrico non ventilato, a 200° per 35 minuti.
L'artusi scrisse: "Se vi vien bene vedrete che cresce molto, formando in cima un rigonfio screpolato". E infatti il rigonfio mi era venuto, ma poi col passare delle ore è scomparso...va beh...

Ragazzi è talmente buono che ho comprato già gli stampi di cartone per panettone e tra poco mi metto all'opera: mamma me ne ha commissionati alcuni da regalare ad amici speciali!!!!




AGGIORNAMENTO....AGGIORNAMENTO
Ecco a voi il panettone realizzato nella sua apposita forma...

Bello vero?! Ha pure il "rigonfio screpolato"!!!L'ho fatto insieme alla mama in un pomeriggio di chiacchiere...lo regaleremo a un caro amico...speriamo gradisca!!!

mercoledì 17 dicembre 2008

Risotto 3 cereali al limone...la mia prima volta tra i foodlblogger!!!


Questa ricetta mi è molto cara perchè è il simbolo del mio primissimo approccio al mondo foodblogger.
Esattamente un anno fa, costretta a letto da una brutta influenza, mi misi su internet a cercare la ricetta dei brownies e capitai per caso in un bolg di cucina...che meraviglia! era per me la prima volta...non sapevo che esistessero dei blog dedicati alla cucina!!! Subito fui attratta dall'atmosfera rassicurante e dal sapore di casa che emanano tutti i food blog, ma uno mi attrasse in particolare, Via delle Rose, per la delicatezza dei colori e dei modi, per la ricercatezza delle ricette che, ne ero e ne son certa, non potrò mai eguagliare.
Poi fu messa on line dall'ottima Mariluna questa ricettina, facile facie e così adatta ai giorni di festa natlizia, perchè come scrisse lei stessa " è un risotto leggero, delicato, con aggiunta del rosmarino che per le sue virtu' depurative e drenanti ci aiuta a liberarci del gonfiore e del limone che toglie il senso di grasso accumulato in questi giorni".
La ricetta, facile facilissima, la prima in assoluto che ho realizzato seguendo un blog la assocerò sempre a Mariluna e ai festosi giorni delle fste natalizie!
L'ho realizzata, anche io come lei, usando il
-riso Gallo ai tre cereali (riso-orzo-farro)350 gr per 4 persone
-brodo vegetale
-la scorza di un limone grattuggiata e il suo succo,
-un rametto di rosmarino
-olio e cipolla

In pentola ho messo poco olio, una piccola cipolla, la scorza del limone e il rosmarino, poi vi ho tostato il riso e in seguito ho cotto come ogni risotto aggiungendo un mestolo di brodo caldo alla volta. Poco prima di spegnere il fuoco ho aggiunto il succo del limone e qualche altro ago di rosmarino.

Semplicemente....

domenica 14 dicembre 2008

Stollen...m'hai provocato ?!?!!



Eccomi qua, l'avevo detto e l'ho fatto! Ricordate il primo tentativo di Stollen di domenica scorsa, che non mi aveva molto soddisfatto a causa della lievitazione non riuscita? Premesso che ho potuto constatare con ineccepibile certezza che ho un problema bello grosso con le lievitazioni (sarà che di solito mi muovo alla velocità di Willy il Coyote e quindi stare ad aspettare qualcosa che deve crescere, lentamente, al calduccio - pur piacendomi molto l'idea - in realtà mi manda al manicomio!!!), nonostante, insomma, questo problema....sono riuscita a far uscire dal mio magnifico forno non uno ma ben DUE deliziosi stollen, per giunta belli lievitati!!!

Per comodità riporto qui la ricetta come l'ho realizzata stavolta, la ricetta dell'impasto è per 1 stollen (io l'ho fatto due volte ieri perchè, come dice la mia amica Annalisa, sto sviluppando una mania compulsiva ossessiva che mi spinge a cucinare all'infinito e a rimpinzare i miei cari...ma questo è un problema che risolveremo dopo le feste!).

Ingredienti per l'impasto per 1 stollen:
-500 gr farina
-1 butina lievito birra secco (ho usato Mastro Fornaio di Pane Angeli)
-150 gr zucchero
-250 gr latte tiepido
-125 gr burro
-cannella in polvere
-scroza di un'arancia made in villino

Procedimento per l'impasto:
Mescolare farina, lievito secco, zucchero e cannella. Scaldare il latte e farvi ammorbidire il burro, poi unirli alla farina. Lavorare sulla spianatoia finchè il composto non diventa liscio e omogeneo, poi coprire e far lievitare almeno un'ora.
E qui ho usato il metodo del cognatino - scoperta dell'acqua calda..direte voi...ma io sono una pivellina in materia e quindi... - cioè ho messo l'impasto in forno acceso a 70°, modalità Tradizionale.
Dopo due ore buone gli impasti ()ne avevo fatti 2) erano belli cresciuti!!

Ingredienti per la farcitura del primo stollen:
- una bustina da 150 gr di frtta secca mista della GS (dentro c'erano banane secche, uvetta, frutta secca)
-3 fichi secchi calabresi sminuzzati
-circa 80 gr di gocce di cioccolata
- 2 cucchiai di cointreau

Ingredienti per la farcitura del secondo stollen (per me più godurioso!):
-150 gr cioccolato al latte (il lingotto Motta) grattuggiato
-circa 80 gr di pinoli
-100 gr di scorsetta d'arancia candita
- 2 cucchiai di cointreau


Procedimento per la facitura:
Per ogni stollen ho amalgamato in una ciotola tutti gli ingredienti con 2 cucchiai di coinreau.

Quando gli impasti erano lievitati li ho sbattuti sulla spianatoia per far uscire l'aria, poi ho incorporato in ognuno il composto di prelibatezze che avevo preparato. Poi ho steso gli impasti formando due rettangoli di 30 x 20, una metà del quale deve essere leggermente più spessa dell'altra. Poi si deve ripiegare la metà più sottile su quella più spessa. Ed ecco la forma dello Stollen bell'e fatta.
Al secondo stollen però ho voluto dare "il colpo di grazia", cioè, prima di piegare le due mettà ci ho spalmato un abbondante velo di una marmellata di clementine che mi fa impazzire,

questa marmellata viene prodotta artigianalmente a San Sostene, in provincia di Catanzaro.

Ecco il secondo stollen pronto per essere infornato.


Infine li ho cotti insieme nel forno, modalità Multicottura, ripiani 2 e 4, per 50 minuti a 180°.

Ecco gli stollen appena sfornati.





Spolverare di zucchero a velo, servire e mangiare!!!


mercoledì 10 dicembre 2008

Nocciolissimo cake....


Aria di Natale, in casa le decorazioni fioccano mentre le musiche natalizie sono la colnna sonora di ogni momento, e dal telefonino alla sveglia non c'è una cosa che suoni se non è rigorosamente in tema!! Per non parlare poi dei colori, dai tovaglioli alle lenzuola, dagli asciugamani a...l'abbigliamento...qua tutto fa già Natale!!!!
Ebbene sì lo ammetto, sono "malata" di Natale e non me ne vergogno!

Va bene, mentre Carotina ed io decidiamo e sperientiamo in anticipo i menu per le feste, io non do tregua al mio forno e sforno in continuazione dolcetti per amici e parenti.
Anche se è banalissimo questo dolcetto si merita un post perchè a me piace da matti e quando l'ho portato agli amici librai murati vivi alla fiera dell'editoria "Più libri Più liberi" ha ricosso molto successo, il che può voler dire due cose: 1-è buono davvero, 2-erano affamati...Beh, non indaghiamo ?!?!??!!!
E' il semplicissimo e ormai celeberrimo sette vasetti, nella sua versione NOCCIOLA!
Questa versione ha qualcosa di davvero libidinoso, sarà la nocciola, sarà lo yogurt rigorosamente Muller, sarà il profumo della granella di nocciola ...boh...

Ingredienti:
1 vasetto di yogurt Muller alla NOCCIOLA
2 vasetti di zucchero
3 vasetti di farina
2 uova
mezzo vasetto d'olio
1 bustina di lievito
granella di nocciola per decorare

Ho versato lo yogurt in una ciotola capiente, ho usato il bicchierino come misurino, ho unito zucchero e uova e ho mescolato fino a formare un composto cremoso e a renderl spumoso. Dopo ho aggiunto farina, olio e infine il lievito, ho mescolato bene. Ho imburrato una forma da plumcake, vi ho versato il composto, ci ho disposto sopra abbondante granella di nocciola, a volte ci metto pure qualche goccia di cioccolato!

Questo qui sotto invece è sempre lui nella versione cioccolato con la granella di zucchero, l'ho portato ad alcuni amici che vengono da moooolto lontano e hanno gradito!

lunedì 8 dicembre 2008

Stollen...primo tentativo...ovvero quando ti prende la fissa per i dolci tedeschi senza apparente motivo!!!


Eccomi qui, reduce da giorni frenetici che mi hanno tenuta lontana dal blog, mentre le ricette si accumulano e il tempo di fare post scarseggia...
Questo è per me il periodo più bello dell'anno, da passare a casa in serenità, magari in cucina, quest'anno ho qualche problemino da sistemare, ma non mi lamento e data la consapevolezza che "c'è di peggio", mi dedico comunque ai preparativi del Natale e poi si vedrà...
Bene, parlavo dei preparativi... quest'anno, a grande sorpresa e senza nessunissimo buon motivo apparente, includono la realizzazione di un dolce natalizio tedesco!
Di che parliamo??? Del mio primo STOLLEN!!!!

Come leggete sul titolo, si tratta solo del mio primo tentativo in materia, ma già il semplice fatto di aver realizzato una cosa che lievita mi riempie di orgoglio.
Purtroppo non ho un amico tedesco a disposizione qui (uno ce l'ho, Oliver, ma sta ad Amburgo e quindi...)e non so se il dolce sia venuto bene in quanto a sapore, però qui è piaciuto a tutti, quello che non mi ha soddisfatto è stata la lievitazione..il mio solito eterno problema...temo infatti che il doce non sia cresciuto abbastanza...poco male, tanto lo rifarò all'infinito fino a Natale, per avere la mia ricetta perfetta!

La ricetta di oggi è tratta da una rivista di Natale dell'anno passato, "Stella Cucina, speciale Dolci Natalizi", dimenticata a casa di mamma e riscoperta per un fortunato caso. Avevo pensato di fare la versione più semplice di Precisina (che ringrazio mille volte per la pazienza e per i consigli) ma poi ho optato per questa qui, sempre senza alcun buon motivo apparente!!
Vi assicuro che il risultato merita, se solo fosse lievitata meglio...

Ingredienti per l'impasto:
-500 gr farina
-1 butina lievito birra secco (ho usato quello di todis,ma la prossima volta userò Mastro Fornaio di Pane Angeli!)
-150 gr zucchero
-250 gr latte tiepido
-125 gr burro
- rum
-cannella in polvere

Per farcire:
-100 gr cioccolato fondente grattuggiato
-100 uvetta,
-2 fichi secchi calabresi sminuzzati
-scroza di un'arancia made in villino

Procedimento:
Mescolare farina, lievito secco, zucchero e spezie. Scaldare il latte e farvi ammorbidire il burro, poi unirli alla farina. Lavorare sulla spianatoia finchè il composto non diventa liscio e omogeneo, poi coprire e far lievitare almeno un'ora.
Dopo creare un composto con tutti gli ingredienti per farcire, magari amalgamarli con qualche goccia di rum. Quando l'impasto è lievitato sbattere la pasta sulla spianatoia per far uscire l'aria, incorporarvi il composto di prelibatezze che avete preparato e, finalmente, dargli la forma dello STOLLEN.
Cioè: stendere l'impasto formando un rettangolo di 30 x 20, una metà del quale deve essere leggermente più spessa dell'altra. Ripiegare quindi la metà più sottile su quella più spessa. Affinchè la fomra si mantenga in cottura la rivista consiglia di avvolgere lo stollen con carta argentata o di metterlo in uno stampo apposito, ma io non ne ho avuto bisogno.
Una volta data la forma (la mia non è proprio bellissima, ma migliorerò!)l'ho cotto nel forno a gas della mama a 180° per 50 min.

Allora la rivista riporta molte varianti, con frutta secca, marzapane al centro, oppure con ricotta direttamente nell'impasto, ora vorrei prima di tutto riprovare a farlo così com'è oggi, ma usando il lievto Mastro Fornaio della Pane Angeli e qualche accortezza per la lievitazione invernale...e poi proverò anche con la ricotta, su richiesta della mama!
Per ora ci godiamo questo primo tentativo e, ovviamente, attendo vostri PREZIOSI SUGGERIMENTI!!!

martedì 2 dicembre 2008

Semplicissimo risotto di zucca...che passione!!!


Questo è uno dei miei piatti preferiti, adoro la zucca e la cucino spesso in molti modi, le ricette mi sembrano così facili che spesso non le posto nemmeno, ma oggi farò un'eccezione.




Ingredienti per 4 persone:
-brodo vegetale q.b.
-350 gr. riso
-1 scalogno
-400 gr zucca a tagliata a tocchettini
-100 gr dfi speck (facoltativo)
-sale
-noce moscata

Come per tutti i riotti preparare il brodo vegetale. Intanto soffriggere nella risottiera 4 cucchiaini d'olio, lo scalogno e lo speck, poi aggiungere la zucca a tocchettini e cuocere per10/15 minuti. Aggungere infine il riso, tostare un attimo e poi iniziare col brodo un mestolo alla volta. Sale, noce moscata ed è fatto il risotto.

Appena ho un po' di tempo farò la mia marmellata di zucca e la posto, è una leccornia!!!!

sabato 29 novembre 2008

Torta di Mele...in Bella Vista!



La prima volta che l'ho fatta non mi aveva soddisfatto molto, voi mi avete consigliato le vostre ricette per realizzarla nel migliore dei modi, in particolre Geillis e Fior di Sale mi sono venute incontro con le loro preparazioni. Alla fine ho deciso di ritentare con la ricetta di Fior di Sale che ho fedelmente seguito per un risultato ottimo e leggerissimo!
Eccola, vi presento la "mia" torta di Mele...in bella vista!

Per la ricetta copio e incollo dalla nostra amica che è sempre una certezza in fatto di successi culinari! Aggiungo che la torta è davvero molto leggera, poichè ha solo 4 cucchiai di olio, quindi un peccato di gola più che fattibile anche ...in tempo d'avvento, quando ci si prepara alle scorpacciate delle Feste!
" Ingredienti:
2 uova
120 g di zucchero
½ bicchiere di latte
buccia e succo di un limone
2 mele grattugiate
4 cucchiai d’olio
2 cucchiai di granmarnier
300 g di farina 00
1 bustina di lievito
3 mele per decorare
2 cucchiai di zucchero di canna.Sbattere le uova nel mixer, aggiungere lo zucchero, il latte e il limone. Poi continuando a mano con una spatola, se necessario, aggiungere anche le mele grattugiate, un po’ alla volta, e l’olio. Unire il granmarnier e la farina, poco per volta (!). In ultimo aggiungere il lievito. Sbucciare le tre mele rimaste, tagliarle a metà e togliere delicatamente il torsolo, con un coltellino fare dei taglietti sul dorso di ogni mezza mela. Mettere l’impasto in una teglia a cui si sarà messa la carta forno bagnata e strizzata, posizionare le mezze mele sull’impasto spolverare lo zucchero di canna per farci la crosticina in cima ed infornare.Ecco sul forno fate voi, io sto sperimentando il mio e sta volta ho usato il programma cottura tradizionale a 175° per circa un’ora "

Ho realizzato la torta per alcuni carissimi amici Daniela e Mauro che sono stati a cena a casa dei miei questa settimana. Ora i nostri amici si sono trasferiti niente popo' di meno che al Cairo..ma so che seguono il mio blog e quindi colgo l'occasione per abbracciarli e per dirgli..."preparatevi perchè presto verrò a trovarvi"!!!


Auguro a tutti buona Domenica con questa chicca felina!!!!

giovedì 27 novembre 2008

Crostata al cacao con Pere e Cannella


L'avevo detto che la mia confettura di pere e cannella avrebbe presto fatto la fine che meritava spalmata sopra una bella crostata...ed eccola qua!!!!

Dunque per questa creazione libidinosissima ho pensato che ci voleva una frolla speciale, magari al cacao...dato che pere e cioccolato è, da qualche anno a quest parte, un binomio infallibile, vedere qui per credere!
Questa qua è la ricetta della mia frolla al cacao, vi metto il modulo da 200 gr. che io stavolta ho raddoppiato perchè, com vedrete, ho realizzato anche dei biscottini semplicissimi da sgranocchiare al cinema....
Ingredienti per la frolla al cacao:
200 gr farina
100 gr zucchero
100 gr burro
2 tuorli d'uovo (a parte tengo le chiare) (a volte io metto 1 solo uovo, dipende dall'ispirazione)
cacao amaro in polvere q.b.
buccia grattuggiata di 1 o 2 arance del mio giardino

Procedimento:
Ho usato il robot, metto nel cestello tutto tranne il burro e le chiare, aziono e poi se l'impasto non si appiccica aggiungo le chiare a poco a poco, infine aggingo il burro. Quando mi sembra la consistenza giusta tolgo l'impasto, lo avvolgo nella pellicola e lo metto al fresco per mezz'ora buona.
Ho fatto la crostata e sopra ci ho buttato alcune gocce d cioccolato. In forno a 200° fastcooking per 35 min. scarsi.
Dolcissima, una vera coccola!!!!!

Questi invece sono i Biscottini Cacao e Nocciole

Per farli ho semplicemente steso la pasta, l'ho cosparsa con la granella di nocciole, ci ho passato sopra il mattarello per fissare la granella, poi ho tagliato e ho infornato a 200° fastcooking per 10 min.

Al cinema ce li siamo spazzolati via in un attimo...almeno quelli che sono arrivati fin lì...il problema dei biscotti è che mentre li faccio me ne mangio la metà...ma a voi non capita?? io non resisto.....

lunedì 24 novembre 2008

Confettura di Pere e Cannella


Fare marmellate è un po' il mio sogno "proibito"...mi affascina quella trasformazione da frutto a nettare dolcissimo; amo il sapore un po' retrò di qust'alchimia che avviene dentro una semplicissima pentola, mentre mani amorevoli lavorano con calma, dosando zucchero e spezie...Mi rassicura l'idea di addolcire crostate e biscotti con marmellate e confetture fatte in casa, la trovo una cosa molto romantica e che sa veramente "di casa".

E' da poco tempo che mi sono affacciata nel mondo delle confetture e non sempre i risultati mi hanno soddisfatto, a volte il risultato è un po' troppo liquido,altre volte troppo denso, alla fine però viene spazzolato via tutto e vengo pure rimproverata per essere ipercritica...forse però mi sto avvicinando alla mia marmellata perfetta!
Stavolta l'idea mi è venuta dalla carissima Pippi, che spesso è la mia musa ispiratrice!!! Vidi questa ricetta tanto tempo fa e l'ho preservata gelosamente in attesa del tempo...delle pere! Le dosi le ho un po' modificate, ho usato, cioè, meno zucchero.

Ingredienti per tre vasetti di 250 gr di Confettura di Pere e Cannella
-1 kg di pere abate
-400 gr di zucchero
-2 stecche di cannella
-un pizzico di polvere di cannella
-la buccia grattuggiata di un limone
-il succo di un limone

Il procedimento è semplicissimo. Ho messo le pere a pezzetti in una pentola con la cannella (stecche e polvere), la buccia e il succo del limone.

Ho fatto cuocere per circa 20 minuti, fino a che la frutta si è spappolata un poco, poi ho tolto le stecche di cannella e ho frullato la frutta col minipimer, lasciando solo pochi pezzetti interi.

A questo punto ho aggiunto lo zucchero e a fuoco basso ho cotto per altri 25 minuti.
Una volta fatta la prova piattino ho spento.
Un consiglio della mia amica Cristina: se non siamo sicure della consistenza della confettura (a volte, soprattutto per la marmellata di agurmi, dopo acune ore la marmellatasi fa più densa) prima di invasare si può lasciare la marmellata in pentola, farla raffreddare e vedere se la consistenza è quella desiderata.
Se la si deve rimettere sul fuoco, portare a bollore e invasare subito-
Se no, la si porta a bollore e la si fa bollire per altri 10 minuti o fino alla consistenza desiderata.
Per i consigli su come invasare vi rimando a questo post.
La mia marmellata di pere mi ha davvero soddisfatto...presto la userò per una bella crostatina che già mi frulla per la testa...

P.s.
Poichè amo molto le confetture, credo che siano un ottimo regalo per Natale, almeno a me piace molto ricevere cibi fatti in casa per le feste...quindi vorrei con questa ricetta partecipare alla bellissima iniziativa di Fragole e Cioccolato che sta raccogliendo ricette per regali davvero speciali!!!