lunedì 28 luglio 2008

La Felicità

Spesso mi ritrovo a pensare che la mia condizione naturale è la Felicità.

Difficilmente mi sento triste o infelice, e anche quando c'è un buon motivo per esserlo rimane comunque in sottofondo quel sentimento di gioia che so che, prima o poi, tornerà fuori. Ci sono momenti di nervosismo nella mia vita, quelli sì e spesso anche immotivati, ma la malinconia, la tristezza del cuore, quella non l'ho mai provata. Ho sperimentato il dolore, il dolore che brucia e corrode, il dolore del non ritorno, dell'impotenza e del tempo che passa portando via le persone, le cose belle, ma non ho mai perso la Felicità. Grazie a Dio, e grazie al grandissimo esempio di mio nonno Enzo: la Felicità è l'eredità che mi ha lasciato. Mai in nessun altro uomo ho visto così forte e presente questo stato del cuore.
Come sempre quando vado in libreria lascio che siano i libri a scegliere me. Mi chiamano con il colore della coprtina e la consistenza della carta, allora li prendo in mano e quasi mai mi deludono. Tempo fa mi è venuto a trovare il libro di Salvatore Natoli intitolato "L'attimo fuggente e la stabilità del bene". E' un piccolo saggio che tratta della felicità, tema caro all'autore che è ordianrio di Filosofia teoretica alla Bicocca. Mai prima di allora avevo pensato di poter indagare questo sentimento a me così familiare, ma tuttavia così sfuggente da non poter neppure essere concreizzato in un pensiero di senso compiuto. Così l'ho acquistato e voglio condividere con voi alcune righe, che mi hanno colpita. Per l'autore la caratteristica propria del sentirsi felici è la percezione della nostra illimitata espansione verso il mondo, un'esansione che include il mondo e ci mette in comunione profonda con esso, non divorandolo, ma quasi inglobandolo in noi, esattamente come nell'abbraccio di due amanti, dove l'uno non distrugge l'altro ma lo compenetra.

"Non esiste alcun oggetto di per sè sufficiente a renderci felici, la Felicità è risultato ed è perciò il frutto di un esercizio: non sta nelle cose, ma nel modo di rapportarsi a esse. Questo significa che non la si attinge per caso. Ci sono tante persone che raggiunto un qualche oggetto del loro desiderio rimangono deluse; al contrario vi sono uomini che non cercano la felicità in questo o quest'altro, ma nella valorizzazione della vita in tutti i suoi aspetti. Per possedere la Felictà bisogna lavoare molto su di sè. Solo se operiamo gratuitamente, al di là dell'utile immediato, riusciamo a scoprire qualità nascoste, liberiamo potenzialità latenti che non avremmo mai conosciuto. Per rendere di casa la felicità non bisogna puntare soltanto all'utile esteriore. La felicità, al contrario, si ottiene non perchè si punta a qualcosa, ma perchè, liberando in noi le nostre capacità, ci trasformiamo involontariamente quasi in un campo magnetico che fa capitare le occasioni, fa accadere gli eventi. Ciò mostra che la felicità - intesa come Bene Stabile - nsce dalla virtù, che sola è capace di suscitare il nuovo, di far accadere l'inatteso, i momenti. Molte volte a noi le cose non accadono perchè siamo chiusi nei confronti del mondo, siamo ciechi. Ci sono persone, cose o uomini che noi non guaridamo. Riteniamo che la felicità sia in questa o quella cosa e non guardiamo ciò che ci passa accanto. E se ne va. E' necessario avere attenzione e apertura rispetto al mondo: non basta una competenza solo settoriale, ma una competenza a esistere e, soprattutto, ad accogliere."

Insomma la natura mi ha aiutato, ma c'è anche da lavorare su questo...

17 commenti:

Morettina ha detto...

^_^
L ultima foto è spettacolare!!!!!
Un bacione

Martissima ha detto...

"Solo se operiamo gratuitamente, al di là dell'utile immediato, riusciamo a scoprire qualità nascoste, liberiamo potenzialità latenti che non avremmo mai conosciuto."

non c'è niente di più vero di questo pensiero, che condivido in toto....
alzarsi al mattino con il sorriso, senza forzate aspettative strordinarie, guardando il mondo nei particolari, con curiosità e entusiasmo pari a quello spontaneo dei bambini, credo sia una buona partenza....grazie di aver condiviso queste riflessioni... ciaoooo

Polinnia ha detto...

@morettina. grazie è S. Andrea Apostoo dello Jonio, l'ho presa on line!

@astro: grazie a te per aver raccolto!

Michela cake designer ha detto...

Ti ringrazio anche io per la condivisione di questa riflessione, ne avevo bisogno.
Ciao.

Alessia ha detto...

Ciao bella, le tue parole sono molto interessanti come spunto di riflessione e autocritica (per quanto mi riguarda) :)

io tra qualche giorno parto per le vacanze quindi sto facendo un giro a salutare tutti: un bacione!

Lo ha detto...

ador il tuo post...anche io mi sento così...con questa sottile tensione dell'essere felice ch ec'è sempre...anche quando è buio, ma sono felice lo stesso...ho preparato un esame con natoli proprio alla Bicocca e leggere i suoi libri sono stata un'esperienza importante! Un abbraccio

Günther ha detto...

vedi la felicità è un aspetto della vita come ce ne sono tanti, questo però te lo devi costruire e sono momenti che devi sapere cogliere, qualsiasi percorso che affronterai o vedrai, scoprirai che la felicità è li dietro alla porta, sta a te andare a prenderla. La vita non sempre ti pone nella condizione per dire "io sono felice", le devi trovare tu

Polinnia ha detto...

@michela: :-))))

@arietta: beata te, buon viaggio!!

@lo:che belle le tue parole! conosci Natoli allora? che esame era?e lui che tipo è?

Polinnia ha detto...

@gunther: parole sante, sono d'accordo. la nostra felicità dipende solo da noi!

Pippi ha detto...

la felicità......non c'è niente di più emozionante che imparare ad essere felici.... bellissimo il tuo post.....grazie! un bacio Pippi

Anonimo ha detto...

Cara che belle parole. E' proprio vero che sono i liobri a scegliere noi, lo penso anch'io. Il mio preferito pensa me l'ha suggerito uno stuart in aereo, mi ha visto e ha detto che mi sarebbe piaciuto. E sì, credo sia stato il libro a dirglielo :)
E' splendido sapere che la felicità ti appartiene, fanne buon uso e non lasciarla mai allontanare da te.

Polinnia ha detto...

@pippi_un bacio, oggi da te ho scopiazzato un po' di arretrati ;-)

@camalyca: eh si! ma quale è il tuo libro preferito?

Antro Alchimista ha detto...

Quanta verità in queste righe! La felicità non ci piove addosso così all'improvviso ma sta a noi costruircela giorno dopo giorno. Tanti anni fa ho letto una bellissima frase - non mi ricordo più dove - che diceva così
"Abbiamo i pennelli, abbiamo i colori ...
Sta a NOI dipingere il nostro Paradiso e... entrarci!"
Un bacio

Kaishe ha detto...

La felicità ha anche un aspetto di non poco conto... pare essere contagiosa...
Quindi quando vediamo una persona felice, invece di perderci in invidie e altre misere considerazioni... godiamone e cerchiamo di entrarci in contatto...
Buonanotte, cara Polinnia...
Sogni felici (magari con il tuo nonno...)

Polinnia ha detto...

@alchimista: che bella la metafora del dipinto!

@kaishe: è contagiosa, è verissimo!
sei una donna molto sensibile!:-)

Lo ha detto...

non conosco natoli di persona...io non ero frequentante e lui non frequenta gli appelli d'esame...ma ho conosciuto le persone che lavorano con lui e l'altro professore della stessa materia ma in altra facoltà...era filosofia teoretica e loro sono stati splendidi...con questo sorriso disteso e tranquillo di chi è felice!

Carmine ha detto...

la felicità sono attimi che scappano via, a volte non sai come non sai perchè ma fai cose che ti portano ad essere felice