Cosa succede in cucina quando una vegetariana convinta sposa un carnivoro incallito?
Ebbene ve lo diciamo noi: reparti del frigorifero separati e puliti col bicarbonato fino a farli brillare (i suoi, non certo i miei), spese rigorosamente separate, negozi del cuore diversi (storiche macellerie e ortolani di fiducia a chilometro zero e bio), ricettari separati e piccole liti.
Poi a un certo punto si decide di convivere anche ai fornelli...
Soprattutto perchè Ale ha il dono di rendere squisito qualsiasi piatto, è un vero talento innato che rende speciale qualsiasi nostro pranzetto o cenetta, anche il più semplice.
Quando si è sparsa questa voce, molti dei nostri amici e parenti (tutti, ovviamente carnivori) hanno iniziato a fare a gara per venire a mangiare qui e abbiamo ideato tante ricette "compromesso" che però non ho mai postato (con grande disapputno di Ale...)
Mi sembra dunque il momento di iniziare una rubrica che da tempo ci frullava in testa,
"il Carnivoro e la Vegetariana"
per condividere con voi le mille ricette che prepariamo insieme nei giorni di festa e in quelli normali, quando io cedo alle preparazioni di carne (di origine rigorosamente controllata) e lui rende squisite e succulente le cotture anche dei miei ortaggi più semplici.
Ecco a voi la prima puntata: La Ribollita "eretica" di Ale...
Premessa.
Parlare di ribollita quando in giro ci sono dei toscani è come tirare in ballo carbonara o amatriciana quando noi romani siamo a tiro.
Puristi custodi di un'inveterata tradizione o eterodossi innovatori, fedeli ad una loro personale ricostruzione, quasi tutti storcono il naso gridando più o meno istericamente al sacrilegio.
Ma a noi la ribollita piace molto, dal momento che rappresenta uno dei grandi punti d'incontro tra la
preferenze per le preparazioni a base vegetale e per i sapori delicati dell'una (io) e le pantagrueliche voglie, tendenzialmente carnivore, dell'altro (Ale).
E allora cos'altro puoi fare se un bel sabato pomeriggio tuo cognato si presenta con le braccia occupate dal gradito dono di due fantastici mazzi di cavolo nero appena acquistati dall'ortolana di fiducia, sana spacciatrice di stupefacenti ortaggi che sanno solo di sole, di acqua e di terra vera?
Non conoscendo altre ricette in grado di fare adeguatamente onore a un così affettuoso regalo, il dado era ormai tratto. Che ribollita fosse, con buona pace degli amici toscani, che spero ci perdoneranno...
Ebbene ve lo diciamo noi: reparti del frigorifero separati e puliti col bicarbonato fino a farli brillare (i suoi, non certo i miei), spese rigorosamente separate, negozi del cuore diversi (storiche macellerie e ortolani di fiducia a chilometro zero e bio), ricettari separati e piccole liti.
Poi a un certo punto si decide di convivere anche ai fornelli...
Soprattutto perchè Ale ha il dono di rendere squisito qualsiasi piatto, è un vero talento innato che rende speciale qualsiasi nostro pranzetto o cenetta, anche il più semplice.
Quando si è sparsa questa voce, molti dei nostri amici e parenti (tutti, ovviamente carnivori) hanno iniziato a fare a gara per venire a mangiare qui e abbiamo ideato tante ricette "compromesso" che però non ho mai postato (con grande disapputno di Ale...)
Mi sembra dunque il momento di iniziare una rubrica che da tempo ci frullava in testa,
"il Carnivoro e la Vegetariana"
per condividere con voi le mille ricette che prepariamo insieme nei giorni di festa e in quelli normali, quando io cedo alle preparazioni di carne (di origine rigorosamente controllata) e lui rende squisite e succulente le cotture anche dei miei ortaggi più semplici.
Ecco a voi la prima puntata: La Ribollita "eretica" di Ale...
Premessa.
Parlare di ribollita quando in giro ci sono dei toscani è come tirare in ballo carbonara o amatriciana quando noi romani siamo a tiro.
Puristi custodi di un'inveterata tradizione o eterodossi innovatori, fedeli ad una loro personale ricostruzione, quasi tutti storcono il naso gridando più o meno istericamente al sacrilegio.
Ma a noi la ribollita piace molto, dal momento che rappresenta uno dei grandi punti d'incontro tra la
preferenze per le preparazioni a base vegetale e per i sapori delicati dell'una (io) e le pantagrueliche voglie, tendenzialmente carnivore, dell'altro (Ale).
E allora cos'altro puoi fare se un bel sabato pomeriggio tuo cognato si presenta con le braccia occupate dal gradito dono di due fantastici mazzi di cavolo nero appena acquistati dall'ortolana di fiducia, sana spacciatrice di stupefacenti ortaggi che sanno solo di sole, di acqua e di terra vera?
Non conoscendo altre ricette in grado di fare adeguatamente onore a un così affettuoso regalo, il dado era ormai tratto. Che ribollita fosse, con buona pace degli amici toscani, che spero ci perdoneranno...